Le sue origini sono molto antiche e risalgono a quando l’abate Poto (771-777) fece costruire una piccola chiesa in onore di S. Benedetto, a uso principale dei Monaci che dimoravano a valle. Nel 796-817, l’abate Gisulfo ampliò la costruzione con una chiesa a tre navate sostenute da 24 colonne, con le absidi dedicate al Salvatore, a S.Benedetto e a S.Martino e un ampio porticato davanti alla Chiesa, al centro del quale c’era il campanile sorretto da otto colonne massicce e stabilì anche abitazioni confacenti per i monaci. Il nuovo monastero divenne così il Monasterium Maius o maggiore, centro della vita amministrativa ma anche religiosa, della “Terra di San Benedetto”. Il titolo del SS. Salvatore fu sostituito più che altro per voce popolare, con quello di S. Germano, dopo che nell’872 l’imperatore Lodovico II, aveva lasciato, la reliquia di un dito di San Germano del quale trasportava il corpo da Capua verso Piacenza. Il complesso della chiesa con gli edifici annessi venne mantenuto e ulteriormente abbellito dall’abate Desiderio (1048-1087), come riferito nel Chronicon Casinense (II, 32). Il terremoto del 9 settembre 1349, causò danni nelle parti alte dela chiesa che furono riparati nei primi del Quattrocento (1414-1442).